Tanti auguri Shane Williams
26/02/2018 - This post is in: Blog Notizie, Curiosità

Quando si dice il rugby è uno sport di contatto ma anche di evitamento…
Quando si dice il rugby è uno sport democratico perché tutti trovano spazio…
Guradate i video di Shane Williams… 170 cm di puro spettacolo all’insegna dell’escapologia!!!


 

 

Casalmaggiore 20 RVC 12
18/02/2018 - This post is in: Blog Notizie, Risultati, Seniores
Casalmaggiore 18 febbraio 2018

Casalmaggiore 20 Rugby Valle Camonica 12

RVC: Carminati, Ferrari, Ruttar, Catanese, Morelli, Cominelli, Antonioli, Selimivic, Faccanoni, Stocchetti, Ghiroldi, Gelmini (C), Poli, Bontempi. Panchina: Piantone, Ghirardelli. Allenatore: Fusari
Mete: 25′ Selimovic trasforma Cominelli; 35′ Stocchetti.
Trasferta amara per i ragazzi di Fusari che incassano una sconfitta dal risultato finale bugiardo.
Il Casalmaggiore parte a testa bassa e dopo aver sprecato un paio di buone occasioni va in meta, seppur in modo rocambolesco, portandosi sul 7-0 dopo appena 5 minuti.
Da quel momento il RVC prende in mano le redini dell’incontro e si installa saldamente nella metà campo avversaria e, nonostante due calci piazzati fuori bersaglio e alcune scelte tattiche errate, trova la meta prima con Selimivic e successivamente con Stocchetti che capitalizzano la superiorità della mischia camuna.
Il primo tempo si chiude con i camuni avanti 12 a 7.
Il secondo tempo si apre con il XV camuno impegnato a gestire la gara che si sblocca solo al 60° minuto quando il Casalmaggiore trova una meta che cambia l’inerzia del match: l’inatteso sviluppo di una rimessa laterale vinta dai gialloverdi nell’area dei 22 avversari vede i cremonesi calciatore un pallone finito a terra consentendo ai locali di attraversare il campo e schiacciare la meta in mezzo ai pali.
Nonostante l’impegno i ragazzi di capitan Gelmini, complice un forte vento contrario, non riescono a risalire il campo e al contrario è il Casalmaggiore che trova due calci piazzati  per il finale 20-12.
Domenica 25/2 il campionato si ferma per il torneo del Sei Nazioni e, a tal proposito, informiamo che il Rugby Valle Camonica organizza una trasferta a Roma in occasione della partita del 17/3 tra Italia e Scozia. Per info www.rvallecamonica.it/6nazioni 
Cordiali saluti

 

 

Auguri di buon San Valentino
14/02/2018 - This post is in: Blog Notizie

RVC 41 Franciacorta 17
28/01/2018 - This post is in: Blog Notizie, Risultati
Vall
e: carminati, catanese, romano, Franzoni, Mendez, Cominelli, Antonioli, Selimovic, faccanoni, stocchetti, abondio, ruttar, poli, gelmini, Bontempi.
A disp: giudici, Morelli, piantoni, cristini, ghiroldi, Ferrari.
All: Fusari
Marcatori: PT meta tr cominelli, meta catanese, metà selimovic, metà tr Franciacorta. ST meta selimovic tr cominelli, metà catanese tr cominelli, metà stocchetti, metà selimovic.
Il Valle Camonica rugby riparte con la sua prima giornata del girone di ritorno con una bella vittoria sul Franciacorta rugby.
Sul Luciano giori di rogno i ragazzi di Fusari hanno giocato un ottima partita, segnando ben 7 mete. Il primo tempo si vedono belle giocate coi trequarti e una mischia che torna a dominare gli avversari. Solo nei minuti finali della prima metà di gioco, i camuni hanno una flessione e gli ospiti vanno in metà grazie al loro buon gioco raggruppato.
La ripresa é tutta di targa camuna. Il bel gioco al piede tiene lontani gli avversari dalla meta. La mischia continua a esser solida e dà una buona base per gli attacchi delle terze linee, con selimovic che marca per 3 volte, e per le penetrazioni dei trequarti.
Una bella prova corale che dà fiducia per il futuro.
Appuntamento in trasferta il 18 febbraio a casalmaggoiore.
Cordiali saluti

Sostienili con NOI… RVC promuove raccolta fondi per “Briganti di Librino Rugby”
21/01/2018 - This post is in: Blog Notizie

Aggiornamento del 02/02/2018

La raccolta fondi si è conclusa come da programmi a fine febbraio e con il ricavato in data 2/3/18 abbiamo fotto il bonifico.
Siamo sicuri che quanto donato sarà sicuramente ben impiegato.

Il contributo raccolta fondi per è stato di 530 euro:
– 230 offerte
– 100 acquisto pallone da parte di Libera Valle Camonica
– 100 donazione club
– 100 donazione giocatori gruppo seniores

Grazie a tutti per la collaborazione, sostegno e solidarietà.

Fai click per aprire il bonifico


 

Lo sport svolge un ruolo sociale fondamentale, in quanto rappresenta uno strumento di educazione e uno straordinario catalizzatore di valori universali positivi. Lo sport è un veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale nonché uno strumento di benessere psico-fisico e di prevenzione. Il CONI, riconoscendo da sempre tale valenza sociale ed educativa, si impegna affinché la pratica sportiva sia sempre più diffusa soprattutto tra i giovani e il diritto allo sport per tutti non sia solo una enunciazione di principio ma si traduca in realtà specialmente nelle aree più disagiate del Paese, laddove lo sport può rappresentare una reale opportunità di sviluppo sociale per la comunità.

Partiamo da questa enunciazione del CONI, la massima autorità sportiva italiana, contenuta nel testo “CONI e il ruolo sociale dello sport”, per promuovere la raccolta fondi in favore dei “Briganti di Librino Rugby” che, a seguito di un vile attentato hanno visto andare letteralmente in fumo 10 anni di attività.

I ragazzi di Catania, che operano in prima linea in difesa della legalità in un quartiere difficile, rappresentano pienamente i valori universali che lo sport propone e che sono propri del rugby dove nessuno è lasciato indietro e tutti hanno “una palla da giocare”.

Noi, nel nostro piccolo, sappiamo cosa vuol dire avere una casa e sappiamo altrettanto bene quanto significhi non avere una club house pertanto il Consiglio del club ha deciso di devolvere una piccola somma e altrettanto fará il gruppo della prima squadra con la propria “cassa giocatori”.

Invitiamo tutti coloro che credono nel valore delle regole domenica 28/01/2018 al Luciano Giori di Rogno per vedere la partita e lasciare un’offerta che faremo avere ai ragazzi dei “Briganti di Librino Rugby”.

Grazie sin da ora.


Vai sul sito dei Briganti di Librino Rugby per approfondire e comprendere l’importante impegno sociale che svolgono.

 


Link a servizio su TeleBoario che parla dell’iniziativa http://www.teleboario.it/tbsport/rugby-vallecamonica-vince-il-derby-con-dedica-speciale/ 

Link a servizio su +Valli TV che parla dell’iniziativa
https://www.facebook.com/PiuValliTV/videos/1425421060920686/ 

Articoli

RVC con ADMO
15/01/2018 - This post is in: Blog Notizie, Rugby e dintorni

Già in passato abbiamo ospitato l’associazione donatori midollo osseo al campo durante una partita affinché potesse presentare le iniziative a sostegno della propria attività.

Rilanciamo sul nostro sito la notizia della iniziativa di sensibilizzazione e promozione volta ad ampliare la banca dati a cui, in caso di necessità, gli specialisti si rivolgono per trovare la compatibilità tra soggetti bisognosi e potenziali donatori.


rassegna stampa

http://www.gazzettadellevalli.it/attualita/esine-che-successo-la-due-giorni-sulla-donazione-del-midollo-osseo-158961


 

Aggiornamento su come è andata

Appuntamento per i rugbisti del Rugby Valle Camonica e 2h Scorpion Sharks alle ore 15:00 del 20/01/18 presso guardiania dell’ospedale di Esine.

Dopo incontro informativo, e un colloquio motivazionale e valutativo i nostri campioni di solidarietà hanno proceduto con il prelievo finalizzato alla tipizzazione.

Un plauso a Renato, Michele, Chiara, Omar e soprattutto alla Betta che ha superato la popria fobia per gli aghi.

L’occasione è stata utile per il segretario del club Fusari per proporre ed incassare un si da AIDO affinché i suoi volontari possano presenziare durante una giornata di rugby con il proprio gazebo.

Molto interessante inoltre aver conosciuto i clown della “RISVEGLIATI VIP BRESCIA ONLUS” i cui operatori dopo aver superato una severa selezione e affrontato un percorso di formazione intenso dedicano tanto tempo a risollevare lo spirito di chi costretto in ospedale perché meno fortunato.

Alcuni scatti.

Codogno 22 RVC 24
14/01/2018 - This post is in: Blog Notizie, Risultati

Codogno Rugby Club 22  Rugby Valle Camonica 24

Marcatori: PT cp Codogno, metà Pedersoli tr Cominelli, metà Stocchetti, meta tr Codogno, meta Pedersoli. ST meta Romano tr Cominelli, meta tr Codogno,  meta Codogno.
Valle: Carminati, Marino, Romano, Catanese, Mendez, Cominelli, Antonioli, Pedersoli, Stocchetti, Ruttar, Ghirardelli, Abondio, Bontempi, Poli, Gelmini.
A disp: Franzoni, Piantoni, Morelli, Giudici, Faccanoni, Ghiroldi.
All: Fusari
Valle Camonica corsaro in quel di Codogno, nell’incontro che chiude il turno d’andata del girone 3 di C2.
22 a 24 il finale, coi ragazzi di Fusari che partono bene nel primo tempo ipotecando la vittoria con 3 mete ad opera della mischia camuna. I gialloverdi impostano bene da touche e creano dei bei carretti che trascinano pedersoli e stocchetti a schiacciare. I padroni di casa si difendono con un efficace gioco al piede e una discreta difesa.
Nella ripresa il Valle chiude subito il discorso bonus con la meta di Romano, che sfrutta una bella serie di offload dell’attacco camuno.
Sul 24 a 10 i camuni si siedono,  subiscono due mete che riaprono il match e portano i padroni di casa a due punti di distacco. Gli ospiti tengono botta e portano il vantaggio fino a fine partita.
5 punti importanti per il morale e la classifica.
Appuntamento al Giori di Rogno tra 15 giorni per la prima di ritorno con Franciacorta
Alcuni motivi per cui i vostri figli dovrebbero giocare a rugby
10/01/2018 - This post is in: Blog Notizie, Propaganda

Negli ultimi anni il rugby si è molto diffuso, soprattutto tra i bambini. Alla base di questo fenomeno c’è lo spirito educativo che si tramanda insieme alle regole dello sport stesso: il rispetto dell’arbitro, il non lasciare indietro nessuno, la voglia di giocare per divertirsi, la considerazione degli avversari…

Nicola De Cilia, nel suo libro “Pedagogia della palla ovale”, ha analizzato l’aspetto educativo del rugby: “Pochi sport come il rugby sembrano avere a cuore la formazione umana: uno sport che mette insieme il gioco di squadra, il contatto fisico, la velocità, l’agilità e la forza”.

– Tutti (o quasi) in campo

Il rugby negli ultimi anni è cresciuto soprattutto nella fascia d’età che va dall’under 6 fino all’under 12. Probabilmente ad attirare così tanto i bambini è la dimensione di gruppo:  si gioca con 13 giocatori e con un massimo di sei e un minimo di tre in panchina.

Per regola federale tutti partecipano alla partita: una regola molto importante che garantisce il massimo livello di coinvolgimento di tutti i ragazzi, non resta fuori nessuno.

Altra caratteristica del rugby è quella di avere numerosi “ruoli” a cui calzano tutti i tipi di fisico: ogni bambino si identifica in un ruolo in cui sà di essere utile per i suoi compagni e sopratutto apprezzato!
Quello che il bambino può vedere come difetto (pesante, alto, magro…) diventa utile nel gioco per i suoi compagni e per la sua squadra.
Il rapporto statura/peso non risulta essere mai un problema in questo sport e, appunto, aumenta l’autostima del ragazzo che da “inutile” o peggio “scartato” da altri sport diventa improvvisamente cruciale e protagonista nel nostro.

– Sviluppo della sfera psico-sociale:

  • Combattività
  • Controllo dell’aggressività
  • Presenza
  • Comunicazione
  • Disciplina
  • Rispetto
  • Piacere di stare insieme e divertimento

Un aspetto che caratterizza questo sport e lo differenzia, ad esempio, dal calcio, è che nessuno all’infuori del capitano può parlare e tanto meno contestare l’arbitro. Se qualcuno lo fa, la squadra tutta viene penalizzata. Quindi pagano tutti per le intemperanze di uno.

“Essere rugbisti dovrebbe essere un modo per diventare cittadini della Repubblica italiana. Se non educhiamo la base, cosa ci distingue dagli altri sport? In Inghilterra l’attività sportiva e il rugby in particolare è l’attività di base per la formazione prima di tutto del cittadino! Quello che bisogna insegnare ai bambini è il rispetto delle regole e non fregare il prossimo” dice Franco Ascantini, ex pilone della Nazionale di rugby.

– Sviluppo fisico

  • Accelerazione
  • Velocità
  • Lavoro sotto pressione
  • Resistenza

Fino ai 12 anni, nella fase “propaganda” si gioca senza porte, senza mischie, senza “touche” (rimesse laterali),  e con numero ridotto di giocatori, maschi e femmine insieme.

A quest’età la cosa importante è sviluppare gli schemi motori. Per questo l’allenamento consiste nell’insegnare a correre, saltare, rotolare… Si apprendono funzionalità che possono tornare utili in tutte le attività sportive, infatti, si deve mettere in conto che magari un bambino dopo qualche anno voglia cambiare sport.

– Vincere significa giocare bene e non vincere la partita, il ruolo dell’allenatore

Il rugby vuole insegnare ai piccoli che vincere è partecipare. I bambini giocano per divertirsi. Vincere vuol dire assegnare un compito a ciascun bambino e alla squadra e portarlo a compimento, non arrivare primi nel torneo. Uno sport di squadra per bambini che mira solo alla vittoria inevitabilmente sacrifica i piccoli meno dotati.

L’allenatore di rugby, che è anche un educatore, ha cura di ogni bambino e non deve lasciare indietro nessuno.

“Un allenatore deve essere un po’ un modello, verso di lui deve scattare una forma di affettività” dice l’allenatore del minirugby della Benetton Andrea Borghetto, “ma devi essere anche coerente nelle tue parole, decisioni, mai contraddirti, se no i bambini li perdi. Quello che devi far scattare è il senso di appartenenza, che è la cosa fondamentale: l’appartenenza a una maglia, a una squadra, a una società”.

Un bravo educatore deve amare il suo lavoro, deve avere la capacità di coinvolgere tutti i bambini, anche quelli che stanno più lontano, che magari sono incerti. Altrimenti c’è la celebrazione del vincitore e basta. Per questo è importante che gli allenatori abbiano un’ottima preparazione didattica. In Francia e Inghilterra gli insegnanti di educazione fisica sono pagati molto bene perché c’è la consapevolezza di quanto lo sport sia importante nella formazione dei bambini. Purtroppo in Italia non è così” aggiunge Ascantini.

– Priorità assoluta: educare i genitori

Uno dei problemi principali di chi insegna uno sport è l’atteggiamento dei genitori. Nel calcio, per esempio, si è visto che questa presenza può essere molto pesante, soprattutto quella delle mamme. Alcuni studi hanno, infatti, evidenziato che le madri più dei padri aizzano i figli alla competizione, a far meglio degli altri, dando più importanza al risultato che al compito, cioè al mettercela tutta.

Nel rugby fino a pochi anni fa questo fenomeno era sconosciuto, perché la maggior parte dei ragazzini erano figli di ex giocatori che portavano avanti il discorso del “compito”.

Ora, invece, anche nel rugby, con l’arrivo di genitori che non conoscono le basi di questo sport, si sta diffondendo questo malcostume. E arginarlo è la priorità di club e allenatori.

“La prima cosa che ho fatto appena diventato allenatore è stata quella di spostare il luogo dell’allenamento lontano dalla vista dei genitori. Durante l’allenamento, infatti, i bambini giravano la testa più verso i genitori che verso l’allenatore per cercare la loro approvazione. Ho spiegato che allontanavo i bambini per la loro serenità. Il giorno dopo sono arrivati con i cannocchiali…” racconta Walter Durigon, insegnante di scienze motorie e direttore sportivo del minirugby di Mogliano.

Un tentativo di educare i genitori lo sta facendo la Capitolina di Roma. Qui organizzano quattro incontri l’anno con i genitori. “I genitori sono i nostri partner principali nella funzione educativa che vogliamo dare al percorso dei ragazzi, che non è soltanto quello sportivo-rugbistico” spiegano gli allenatori del club.

Il concetto di quello che per i club di minirugby deve essere lo sport  lo riassume bene un cartello messo all’interno della  clubhouse dei Ruggers trevigiani:

“Chi pensa di avere un figlio campione è pregato di accompagnarlo in un altro club”.

 

– Il rugby fa bene ai  bambini difficili e non solo

Il rugby è uno sport che sta sostenendo molti progetti di solidarietà.

A Treviso un’insegnante delle scuole medie ha proposto di portare alla Tarvisium (la squadra locale) alcuni ragazzi con difficoltà caratteriali e il risultato è stato eccezionale: “Abbiamo visto che con il rugby questi ragazzi miglioravano anche il comportamento a scuola.

Ma di esempi di rugby benefico ce ne sono tanti, tra cui la squadra “Mud Mad Star” che aiuta i pazienti psichiatrici o la RugBio di Abbiategrasso. Quest’ultima è un esempio di buona integrazione: raccoglie i bambini di un quartiere ghetto di Abbiategrasso, bambini emarginati, che vivono in situazioni di disagio. E giocando gli si dà una possibilità. Attraverso un percorso di crescita ed educazione si superano i pregiudizi. E alla fine della partita si fa festa con cibi etnici e biologici.

– Non solo maschi, il rugby femminile

Anche le donne sono sempre più presenti, soprattutto nel minirugby. Poi diminuiscono intorno ai 14 anni: questo perché fino all’under 12, maschi e femmine giocano assieme, poi si dividono e non sempre ci sono i numeri per fare una squadra tutta femminile.

È un fenomeno che va incoraggiato, anche perché le bambine da piccole sono molto più portate allo sport dei maschi e si appassionano molto. Inoltre ad alti livelli il rugby femminile è più tecnico, essendo meno di forza, ed è quindi molto più interessante.

“Da parte dei genitori c’è il timore che per una femmina sia uno sport troppo violento e fisico, ma lo scontro fisico è regolato. Proprio perché è uno scontro può invece aiutare a dare sicurezza e superare la paura del contatto, soprattutto per le ragazzine che hanno paura a esprimere la propria fisicità o, come spesso succede, ne sono inibite dalle convenzioni sociali” spiega Erika Marangoni allenatrice e mediano di mischia.

– Il terzo tempo: non ci sono nemici

E’ un fenomeno unico nel panorama sportivo. il terzo tempo è il momento conviviale del dopo partita. E nel minirugby è ancora più importante: i bambini fraternizzano con gli avversari e i genitori fanno amicizia. Ognuno porta da mangiare e si fa una vera festa. Con il terzo tempo il rugby insegna ai piccoli che le partite sono un gioco, dove ci si impegna ma soprattutto ci si diverte nel rispetto degli avversari. Ecco perché il rugby educa a essere cittadini democratici.

– Non è uno sport pericoloso, insegna a cadere senza farsi male

Abbiamo chiesto ad Attilio Turchetta, responsabile di medicina dello sport all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, se il rugby può avere delle controindicazioni.

“Il rugby è un gioco di contatto sia con il terreno sia con l’avversario, quindi il rischio di traumi c’è, ma non più che in altri sport. Il rugby che vediamo in tv, con le sue azioni spettacolari, non è certo quello che si insegna ai bambini. Nel mini rugby le situazioni più rischiose non sono previste e sono vietate dal regolamento: non c’è la mischia.

Inoltre spiegano ai piccoli come cadere senza farsi male. E questo è molto importante per i bambini d’oggi che stanno dimenticando come si cade. I nostri piccoli si muovono talmente poco: non corrono, non giocano in cortile, non si sbucciano mai le ginocchia… E di conseguenza non imparano nemmeno a cadere. Tutte azioni fondamentali per il loro sviluppo psicomotorio”.

– Da che età il rugby si fa più tosto?

“Diciamo che dai 12 anni con l’aumento della prestanza fisica dei ragazzi il gioco si fa più vivace. Ma anche a questa età il livello di traumi non è certo superiore a quello di altri sport di squadra come il calcio. Anzi, in quest’ultimo i traumi articolari sono decisamente maggiori. Anche i colpi in testa (oggi “indagati” dalla medicina per essere potenzialmente dannosi) non sono più frequenti che in altri sport, addirittura le pallonate di testa del calcio sono molto più rischiose, tanto che negli Stati Uniti le vorrebbero vietare fino ai 12 anni. Il rugby, al contrario di di altre discipline, insegna anche a parare i colpi, e quindi ad attenuarne la portata.

Qualsiasi bambino o bambina, può dedicarsi senza problema al rugby; non è nemmeno richiesto un fisico particolare perché in una squadra c’è posto per tutti: dai robusti, agli agili e mingherlini!”

 


Cosa insegna a mio figlio

Si dice che il Rugby sia una scuola di vita, ed e’ vero”.
Chi gioca a Rugby impara a rispettare i compagni, gli avversari, e di conseguenza, se stesso; impara insomma a diventare un uomo, e questo non e’ cosa da poco.
“Si dice che il Rugby sia uno sport democratico, ed e’ vero”.
Provate ad entrare in uno spogliatoio e ve ne renderete conto immediatamente: grandi, piccoli, alti, magri, enormi, tutti che si cambiano insieme; Questo vuol dire dare una opportunità, vuol dire che c’e’ un ruolo adatto a chiunque,questo non e’ poco.
“Si dice che a Rugby non possono giocare tutti, ed anche questo e’ vero. “
Chi gioca a Rugby deve essere coraggioso, deve saper prendere una decisione, deve essere sempre leale, deve aiutare un compagno in difficoltà a costo di un grande sacrificio, e questo non e’ da tutti.
Il rugby insegna al bambino la “collaborazione” e lo spirito di sacrificio !
Appena un bambino vede la palla in genere non la prende a calci ma la esplora con le mani la osserva e la lancia con le mani. E’ naturale che poi impari a correre con la palla in mano una volta che gli viene spiegato il gioco.
Attraverso il gioco, l’allenamento e la competizione il bambino affina le sue potenzialità atletiche individuali (IO) e impara a collaborare con i compagni e gli avversari (ALTRI) per raggiungere la meta. Di fatto sviluppa quella problematica educativa (IO-GLI ALTRI) attraverso lo sport e la competizione rafforzando l’idea che alcuni obiettivi (PROGETTO META) che da solo non potrebbe raggiungere li può raggiungere con i suoi compagni.

E’ PERICOLOSO giocare a rugby ?
Il rugby è uno sport di contatto e come tale un bambino che effettua tale sport si abitua al contatto fisico con altri bambini e con il terreno di gioco migliorando in questa maniera la conoscenza del suo corpo e l’autocontrollo. Proprio l’abitudine al contatto fisico permette ai giocatori di evitare traumi (ad esempio rotolando quando si cade piuttosto di assorbire l’urto) e di comprendere meglio l’effetto di spinta su un compagno di gioco (molto più pericolosa nel bambino che non è abituato a dare e ricevere spinte).
Il contatto fisico da anche maggiore “sicurezza” al bambino che sa meglio affrontare e gestire i rapporti interpersonali.
Un aspetto importante, ritenuto altamente educativo, è che solo il bambino che porta la palla può essere placcato: questo innesca il principio di responsabilizzazione del bambino che ogni volta che tocca la palla sa che gli altri bambini la possono “rubare” o lo possono spingere per terra (il placcaggio è un gesto tecnico tipico di una età più adulta).

 

Quale IMPEGNO FISICO deve sostenere il bambino ?
L’impegno fisico (in particolare lo sforzo cardiovascolare) è identico a quello di altri sport di squadra la differenza è legata all’abitudine al contatto fisico.
La preparazione fisica del giocatore deve essere impostata per sviluppare le capacità di coordinamento, il bambino deve essere in grado di correre, spingere, saltare e deve avere una buona destrezza per scartare gli avversari.

Sitografia:

https://www.nostrofiglio.it/
http://minirugby.rugbylainate.it/
https://www.ruck.co.uk/15-reasons-why-children-should-play-rugby-union/
http://www.usromarugby.it/
https://i2.wp.com/www.rugbysanvito.it

Vivi il grande rugby con noi
09/01/2018 - This post is in: Blog Notizie

Vi proponiamo di vivere l’atmosfera, l’emozioni e le tradizioni del rugby di alto livello venendo a vedere gli incontri dei club più prestigiosi e della nazionale con noi.

 

Auguri di buon anno
31/12/2017 - This post is in: Blog Notizie

Tanti auguri di buon anno e che sia sportivamente ricco di soddisfazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cena di Natale 2017
23/12/2017 - This post is in: Blog Notizie

Un ringraziamento a Chiara per le foto e il montaggio, lei non compare mai ma c’è sempre.

 

 

Due Mani di Natale 2017
19/12/2017 - This post is in: Blog Notizie

Torneo di due mani di Natale 2017

Incontri
Grinch 2 Orsetti Gommosi 1
Orsetti Gommosi 1 Rudolf 0
Grinch 2 Rudolf 2

Classifica finale
Grinch 6
Orsetti gommosi 4
Rudolf 2

 

 

Cremona 7 RVC 27
18/12/2017 - This post is in: Blog Notizie, Risultati, Seniores

Cremona Lyons 7 Rugby Valle Camonica 27

Marcatori: Pt: meta tr cominelli, meta tr Cremona. St: meta bardella tr cominelli, cp cominelli, meta selimovic tr cominelli, cp cominelli.
Valle: carminati, Franzoni, pedersoli, bardella, Morelli, cominelli, Antonioli, selimovic, stocchetti, ruttar, ghiroldi, abondio, gelmini, domeneghini, Bontempi.
A disp: piantoni, Ghirardelli
All: Fusari
Valle Camonica corsaro in quel di Cremona. Coi Lyons il Valle riesce finalmente a interrompere una lunga serie negativa e a chiudere in bellezza il 2017.
27 a 7 il risultato finale, frutto di una bella prestazione di tutta la squadra, che ha contrapposto alle difficoltà di numeri della rosa una grande voglia di far bene e di vittoria.
I padroni di casa impensieriscono i camuni solo a fine primo tempo, quando i gialloverdi si ritrovano in 13 per due cartelli gialli.
Spicca tra i camuni la prestazione di cominelli, che ha interpretato al meglio la partita con il gioco al piede e segna la prima meta dell’incontro. A questa si aggiungono nel secondo tempo quelle di bardella e selimovic.
Con questa partita si chiude il 2017 dei camuni.
A nome del rugby Valle Camonica, i più sentiti auguri di un sereno Natale e di un felice anno nuovo.
Cordiali saluti
Roby cominotti

Ernest e Simone “cane pastore” stanno benone!!! Li aspettiamo presto al rientro.

 

 

 

RVC 8 – Calvisano 48
10/12/2017 - This post is in: Blog Notizie, Risultati, Seniores

RVC 27 – Orobic 37
03/12/2017 - This post is in: Blog Notizie, Risultati, Seniores

Presentazione “il rugby per la vita”
18/11/2017 - This post is in: Blog Notizie

Si è tenuta oggi la conferenza stampa per presentare il progetto “il rugby per la vita”.

Sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni che collaborano spiegando i valori che li guidano e tutti hanno rinnovato l’invito a partecipare alle iniziative promosse per il 25/11.

Iscrivetevi all’apericena!!

 

CUS BS 25 – RVC 24
12/11/2017 - This post is in: Blog Notizie, Risultati, Seniores

College BS 50 RVC 10
11/11/2017 - This post is in: Blog Notizie, Risultati, Seniores

Week end 11/12 novembre 2017
10/11/2017 - This post is in: Blog Notizie

Scopri gli appuntamenti di tutte le categorie del Rugby Valle Camonica

Il rugby per la vita
07/11/2017 - This post is in: Blog Notizie, Rugby e dintorni

La conferenza stampa per la presentazione dell’iniziativa è fissata per il giorno 18/11/2017 alle ore 10.30 presso Ex chiesa di San Pietro dei Disciplini sita in Via Roma, n. 43 Sale Marasino (BS) – Vedi mappa

 


 

 


 

Scopri di più sulle associazioni che supportiamo in questo progetto

 


 

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